Spinning al Siluro
Voglio raccontare ciò che mi è successo perchè condividere con voi la mia esperienza di spinning al siluro è un piacere infinito.
Finisco il lavoro alle 14 ed alle 14:20 sono in barca:la corrente è poca ed il livello è sceso di molto,il vento non aiuta nello scarroccio della barca perchè tirava forte ed esattamente in senso opposto alla corrente. L’ acqua è increspata e la barca continua a girarsi…sento gia il cappotto sulla testa.
Arrivo davanti a 2 rumeni che stavano provando a pescarsi la cena e lancio il mio fedele Rapala j13 a 5 metri dal loro galleggiante completamente in orizzontale(ci sono 70cm d acqua in quel punto)….al secondo giro di manovella l’ acqua esplode ma non avevo ancora capito con chi avevo realmente a che fare sino a quando non lo avuto sotto barca.
Canna completamente e perrennemente in acqua, a parte quando il pesce rotolava facendomi credere ogni volta alla classica slamatura dello spinning.
Il pesce continuava a tenere il fondo e nuotava sempre controcorrente, mi tirava nel sottoriva dove cerano parecchi rami e radici sommerse ed il terrore di toccare qualcosa con la treccia che fischiava in quel modo NON MI DAVA PACE…………
La batteria del elettrico era a terra perche dopo la pescata di ieri non l’ avevo caricata e non riuscivo a contrastarlo in nessuno modo. Finalmente dopo 20 minuti vedo questo enorme pesce aggallare, ma qualcosa non andava,veniva su storto(di lato,)il terminale gli aveva fatto un giro nella pinna destra e non riuscivo a vedergli la testa per agguantarlo.
Ho dovuto infilare il braccio in acqua fino alla spalla per trovargli la bocca, mentre lui dava delle testate e io rischiavo seriamente di bucarmi con l artificiale. Appena sento di avere la mano in bocca, la mia mano si trasforma in una morsa senza scampo
Imbarco il pesce, il piede trema, il fiatone non mi da tregua, ma immediatamente accendo una sigaretta lo stesso. I rumeni da riva mi facevano cenno di andare li da loro!! Vado a riva e mi scattano un paio di foto e mi chiedono che cosa faccio col pesce,gli rispondo che lo libero. Lo lego al cordino e e lo lascio un po riossigenarsi,una volta visto che il pesce stava bene lo carico in barca e volo in darsena dove ormeggio la barca per trovare un metro e per misurarlo, facendomi fare un paio di foto piu decenti.
Da solo, con il mio canale, affrontare un pesce del genere e salparlo in completa solitaria, fa di questa giornata un ricordo indelebile con sensazioni fortissime e soddisfazione immensa ………… spinning al siluro tutta la vita!
MISSIONE COMPIUTA
Andrea Gilberti