Pesca al Cefalo con galleggiante
SPOT
Gli spot quelli ideali sono le banchine o le scogliere. Queste ultime è preferibile che siano esposte all’esterno dei porti, dando così la possibilità di pescare in mare aperto offrendo esemplari più grossi. La pesca a cefali può essere effettuata sia con il galleggiante che al tocco, con canna fissa o con mulinello.
ATTREZZATURA PER LAPESCA AL CEFALO CON IL GALLEGGIANTE
- canna fissa 7 – 9 mt
- filo 0,18 (lenza madre)
- filo 0,12 in fluor carbon(terminale)
- galleggiante 1,5 -2,5 gr ( a pera con astina lunga)
- torpille
- pallini spaccati
- ami 14 a gambo lungo e curvatura tonda
- micro aggancio
MONTATURA PER LA PESCA AL CEFALO CON GALLEGGIANTE
Per questa tecnica, la preparazione della lenza non risulta difficile perchè quest’ultima non richiede parature elaborate.Praticamente basta collegare il filo 0,18 all’apicale della canna facendolo arrivare a circa 60 cm dalla fine di essa,infilzare il galleggiante e una torpilla pari al 30% del suo peso (es. galleggiante 2gr- torpilla 1,5gr)e due pallini spaccati,preparare il terminale formando una lenza a forma di y rovesciata con un’asola al vertice e collegarla alla lenza madre con un micro aggancio o una bocca di lupo.Preferibilmente tutto ciò conviene prepararlo a casa evitando cosi perdite di tempo mettendosi subito all’opera.
ESCHE PER LA PESCA AL CEFALO CON GALLEGGIANTE
L’esca madre per i cefali è la più semplice e reperibile in assoluto,cioè il pane. Si può usare sottoforma di pastella oppure in alternativa si può usufruire del fiocco di pane francese.Per munirsi di una buona pastella bisogna utilizzare una confezione di pancarrè,per prima cosa bisogna inzuppare 4 /5 fette per volta in acqua eliminando i bordi duri e scuri e strizzandole con cura adagiandole a loro volta su di un canovaccio umido,dopo di che,aggiungere del formaggio pecorino grattuggiato e impastare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo (per intenderci ,l’impasto deve avere lo stesso aspetto dell’impasto per le pizze).Riporre l’impasto in frigo per lasciarlo asciugare perfettamente e renderlo allo stesso tempo più sodo.Per quanto riguarda il pane francese, esso risulta essere un’esca più selettiva e quindi più adoperata,la sua preparazione è molto semplice e richiede pochissime operazioni.Bisogna privare la treccia delle due estremità e riporla in una bacinella d’acqua per circa 20 minuti e poi adagiarla su di un canovaccio asciutto e strizzare con forza per eliminare l’acqua in eccesso e come la pastella riporre la treccia in frigo.
AZIONE DI PESCA PER IL CEFALO CON IL GALLEGGIANTE
Appena arrivati a destinazione le prime cose da fare sono : sistemare accuratamente l’attrezzatura al riparo da eventuali ondate, aprire la canna , sondare il fondale e assicurarsi che gli ami siano posizionati a circa 10 cm dal fondo.A questo punto preparare la pastura adoperando una confezione di sfarinato già pronto a base di formaggio riponendolo in una bacinella e aggiungere delle sarde tritate e dell’acqua gradualmente mescolando pian piano fino ad avere un impasto sodo ma non duro in modo che si sfaldi a poco a poco sul fondale.Terminata la preparazione della pastura formare due o tre palline(grandezza di un mandarino)buttandole in acqua dove si è effettuato inizialmente il sondaggio,preparare altre palline e riporle in una bacinella tenendole pronte all’uso.A questo punto innescare il pane o la pastella avendo cura di coprire per bene l’amo, i cefali sono molto sospettosi,controllare l’innesco ogni 2 o 3 minuti (essendo fragile tende a staccarsi)Se non abboccano bisogna pasturare di più,i cefali sono sensibilissimi agli odori e se ci sono non tarderanno ada arrivare!
a cura di Nicola Giordano