Cannolicchio
Il cannolicchio è un mollusco bivalve di colore bianco che va innescato con un’apposito ago e che ben si adatta al surf-casting. Risulta ottimo per le Mormore e le Orate anche se la sua consistenza molle non ci permette di annoverarlo tra le esche più resistenti.
Il mollusco si presenta con due valve rettangolari molto allungate e leggermente bombate, di colore avano-marrone chiaro, che racchiudono il corpo, piuttosto tenero e delicato. Il cannolicchio vive su fondali sabbiosi, già da pochi centimetri d’acqua, immerso completamente nella sabbia. Se ne può individuare la posizione per la presenza di un foro sul fondale, da cui il cannolicchio preleva l’acqua che gli serve per vivere. Per procurarsi un po’ di cannolicchi ci si può recare al mercato, oppure ingegnarsi a catturarlo per proprio conto. I sistemi sono principalmente due: il primo sistema prevede la costruzione di un mini arpione, utilizzando un pezzo di ferro rigido, appuntito e creando un ardiglione un mezzo centimetro sopra la punta. Ci recheremo su una spiaggia abitata da questi molluschi ed infileremo il nostro attrezzo in un buco, spingendolo rapidamente a fondo in modo da infilarlo tra le valve aperte del cannolicchio che, istintivamente, le richiuderà sull’attrezzo permettendoci di tirarlo fuori dalla sabbia. Il secondo metodo è meno “cruento” e prevede l’utilizzo di un po’ di sale grosso e di una normale cannuccia di plastica. Infatti infileremo la cannuccia nel buco e ci faremo scivolare dentro due o tre grani di sale che sciogliendosi, provocherà un repentino aumento della salinità che farà venir fuori il mollusco, disturbato da tale mutamento. Dovremo essere rapidi nell’afferrarlo, prima che sparisca nuovamente nella sabbia. Il cannolicchio può essere conservato vivo in un secchio con acqua di mare anche per due o tre giorni. Anche congelato mantiene molta della sua efficacia ma il processo di congelamento ne lede la consistenza, rendendolo ancor più fragile.
Il cannolicchio è una delle esche principe del Surf Casting ed è catturante sia per tutti i grufolatori che per un predatore come la Spigola. Anche Orate e Saraghi sono molto attratti da questa esca e il suo uso con mare in scaduta o molto mosso può riservare belle sorprese. Per poter affrontare il lancio è necessario legarlo, aiutandosi con l’apposito ago, con del filo sottile, facendolo poi scorrere sul terminale e lasciando fuori l’ardiglione dell’amo. In altre tecniche, come il rock fishing, il bolentino e la pesca a fondo, il cannolicchio può essere anche montato intero con il guscio, intero senza guscio oppure a pezzi.
Innesco intero con il guscio: si innesca su una montatura a tre ami, legati in sequenza. Gli ami vengono fissati nella polpa del mollusco, dopo averne distanziato le valve. Il primo amo, ovvero quello più vicino al piombo, dovrà anche forare una valva del mollusco, in modo da aumentare considerevolmente la resistenza al lancio. Gli ami, di misura adeguata, saranno del tipo ad artiglio, bruniti, con piccoli ardiglioni sul gambo che hanno più tenuta di quelli normali.
Innesco intero senza guscio: una volta sgusciato con delicatezza, il nostro mollusco può essere innescato con uno o due ami, cucendolo ad essi quanto più possibile per aumentare la tenuta al lancio. Il miglior sistema rimane comunque quello di fare una legatura con filo sottile, una volta che si è ben disteso il mollusco anche sul bracciolo.
Innesco a pezzi: questo innesco viene utilizzato nel beach legering o con montature ad ami piccoli. Si sguscia il mollusco e lo si taglia con un coltello o con le forbici in due o tre pezzi, o nel senso della lunghezza o della larghezza. Nel primo caso, la striscia va impiegata, utilizzando l’ago e legando con del filo sottile. Nel secondo caso, in base alla misura dell’amo utilizzato, si innesca facendo sparire tutto l’amo al suo interno, come illustrato nel disegno. Anche in questo caso tra gli ami più idonei segnaliamo quelli del tipo ad artiglio, bruniti, con piccoli ardiglioni sul gambo che hanno più tenuta di quelli normali.
(fonte:pescare.net)