Autocostruzione Artificiali (popper) – Fase2:Taglio
Taglio del pezzo di legno e preparazione della sagoma per l’autocostruzione artificiali da pesca
Prendiamo un listello a sezione tonda e tagliamo con la sega uno spezzone della lunghezza desiderata. In base all’angolazione della bocca che vogliamo ottenere tagliamo il listello ( se vogliamo che la bocca del popper sia dritta, tagliamo la parte a 90°; se invece vogliamo che sia angolata la taglieremo a circa 20-25°; per una bocca poco angolata la tagliamo a circa 15°). In questo caso il listello è stato tagliato a circa 23°.
Ora è necessario fare un taglio longitudinale che parte dalla bocca e che arriva sino alla coda dove dovrà essere inserita successivamente l’armatura. Questo taglio deve essere il più centrato e preciso possibile per fare in modo che la creatura non sia sbilanciata lungo l’asse longitudinale. Vi spiego come procedo io di norma. Con un righello si trova il punto centrale nella parte posteriore che è tagliata sempre a 90°. Ora si cerca invece il centro nella parte anteriore. Fate attenzione che la parte più corta del pezzo di legno sia rivolta verso l’alto. Dopo aver messo il listello nella morsa in posizione orizzontale, per evitare che scappi via, si traccia con una matita un segno che dal centro va in verticale verso l’alto e si prosegue leggermente oltre l’angolo del pezzo di legno (sia nella parte anteriore che posteriore). Ora i due segni dovrebbero essere sulla stessa linea longitudinale nella parte corta dell’artificiale. A questo punto bisogna unirli con una linea di matita. Adesso abbiamo il segno su cui dobbiamo fare il taglio longitudinale. Lasciando il legnetto in questa posizione prendere il seghetto per ferro ed eseguire il taglio per circa 2/3 dell’altezza del legno.
Ora creiamo lo svaso che andrà a formare la bocca del popper. Iniziamo col mettere in verticale il legno nella morsa. Prendiamo il trapano e con una punta per ferro di diametro un po’ inferiore al diametro del popper (diciamo che per un legno del diametro di 20 mm, andrà bene una punta da 10-12). Eseguiamo un foro al centro della parte anteriore della creatura. La profondità dipende da quanto profonda si vuole la bocca. Da 10 a 20 mm è l’ideale. Più sarà profonda la bocca più acqua sposterà durante le jerkcate e di conseguenza più schizzi. Prendiamo una raspa a sfera per il trapano per arrotondare la svasatura (segue foto).
Adesso dobbiamo fare i due fori dove verranno inseriti gli occhi. Possiamo optare nel fare due fori semplici oppure fare un lavoro un pochino più complicato in base a come lo vogliamo ottenere utilizzando il minitrapano con una piccola fresetta.
A questo punto dobbiamo iniziare a sagomare il pezzo di legno sulla parte della coda per dargli la forma che più ci piace. Col pezzo fisso nella morsa prendiamo la raspa per legno e iniziamo a dare una forma alla nostra creatura. Possiamo farlo con la coda stretta, bombata o a forma di siluro. Basiamoci anche sul peso che vogliamo ottenere: più raspiamo, inferiore sarà il peso!
Ovviamente dopo aver raspato abbastanza da dare al legno la forma opportuna dovete levigare il tutto. Potete anche passare prima una lima piatta per ferro per eliminare le schegge più grosse, poi invece dovete carteggiare il tutto sempre più finemente. Una sagoma perfettamente liscia è la base di una buona riuscita per le fasi successive.
Ora è il momento di creare l’armatura. La parte in acciaio inox dove l’artificiale sarà collegato alla vostra lenza. Nell’armatura vengono creati anche i supporti dove saranno agganciate le ancorette. Prendete uno spezzone di filo d’acciaio, le pinze a becchi tondi e due paia di pinze di cui una piccola da modellismo. A circa 4-5 cm da un capo del filo piegare verso l’altro capo aiutandosi con le pinze a becchi tondi per formare una bella asola o occhiello. Chiudere l’asola facendo più giri sulla parte di filo che va verso l’altro capo. Provare a far entrare l’armatura nel taglio longitudinale fatto prima. Se non entra allargate un pò con una punta di trapano adeguata. Mettere l’acciaio nella giusta posizione, cioè come volete che resti l’occhiello anteriore della creatura. Dove andrà l’ancoretta ventrale fare una piega verso il basso sino a formare un angolo di 90°. Prendere le misure e con le pinze a becchi tondi formare la nuova asola piegando l’acciaio verso l’alto. All’altezza dell’altro angolo di 90° farne un altro verso la parte posteriore. Prendere nuovamente le misure e formare l’occhiello di coda così come quello anteriore ma al contrario. Ecco come deve apparire un’ armatura finita.
L’armatura che utilizzo sempre io è quella passante, cioè passa all’interno del corpo dell’artificiale dalla bocca sino alla coda, con i supporti per le ancorette che sono un tutt’uno con l’armatura. Ci sono altri due tipi di armatura, quella con gli occhielli a vite e quella passante ma con il supporto dell’ancoretta ventrale che viene attaccato all’acciaio che va dalla bocca alla coda. Personalmente ritengo che quella passante intera sia di gran lunga la migliore, sia per semplicità che per robustezza.
Adesso è il momento di fissare l’armatura al corpo della creatura. Fare in modo che si adatti perfettamente al taglio longitudinale. Partendo dalla coda mettere qualche goccia di colla acrilica nella fessura dove è inserita l’armatura. Attendere che sia asciutta e fare lo stesso al centro e nella parte anteriore. Poi prendere il bicarbonato di sodio e la palettina per la creta. Inserire dei piccoli pizzichi di bicarbonato nel taglio longitudinale e dare dei colpetti per farlo assestare. Mettere qualche goccia di colla acrilica nella fessura. Noterete che il bicarbonato si gonfia assumendo prima l’aspetto del polistirolo e poi dopo qualche istante sarà duro come la pietra. Ripetere l’operazione sino al completo riempimento della fessura. Carteggiare la parte che sarà fuoriuscita. Lasciate stare la parte che va dall’ancoretta ventrale a circa 1 cm dalla punta della coda.
Ora col trapano e una punta da 5 mm fare un foro nella parte inferiore a circa 1 cm dall’occhiello di coda sino ad arrivare all’armatura. Prendere dei pallini di piombo inserirli nel foro appena fatto; dovrebbero bastare due perché poi faranno peso anche le ancorette e gli split rings per cui è meglio non esagerare per non avere un assetto troppo verticale ma a circa 45°. Dare qualche colpetto di martelletto per pressare i piombi.
Nella foto qui sopra noterete il bicarbonato solidificato nella fessura e il piombo pressato in coda.
Ora prendete il minitrapano e fate uno scavo dall’occhiello ventrale sino al piombo della larghezza di circa 1 cm e profondo sino all’armatura ormai ben fissata (segue foto).
Adesso prendete un tubicino di plastica o una cannuccia della lunghezza dello scavo appena fatto. Prendete 5 sfere d’acciaio, 2 più grandi e 3 più piccole. Fissare una sfera grande da una parte del tubicino, mettere dentro le tre piccole e quella grande dall’altra parte del tubicino per chiudere tutto. Provate ad agitare il tubo. Sentirete le sfere sbattere. Avete appena creato un rattling, cioè un sistema di vibrazioni che sott’acqua attireranno molto i predatori, sia per difendere il proprio territorio che per nutrirsi.
Ora inseritelo nello scavo che avete fatto. Posizionatelo bene al centro e stuccate col sistema colla acrilica bicarbonato che avete visto prima. Successivamente carteggiate bene l’eccedenza.
Se volete ottenere dei decori come la forma delle branchie, una bocca più larga o delle pinne, potete tranquillamente usare la colla acrilica col bicarbonato. Una volta solidificato il tutto lo potete modellare con la carta vetrata e delle limette. Seguono esempi.
Insomma bisogna avere un po’ di fantasia e cercare di immaginare quello che si vuole ottenere per l’autocostruzione artificiali.
Le fasi relative all’autocostruzione di un artificiale: