Pesca dello Storione
La pesca dello storione non è una tecnica adatta a tutti: spesso capitano giornate in cui le mangiate si faranno attendere davvero tanto, a causa degli spostamenti del branco. Non è raro che a 10 metri da noi possa esserci un movimento frenetico dei pesci, mentre intorno alla nostra esca regna la pace dei sensi.
Bisogna prestare molta attenzione ai segnali che possono predire una mangiata, come le bollate (in un lago riservato esclusivamente a storioni) e come movimenti strani ed improvvisi del galleggiante (non è detto che il pesce stia “assaporando” l’esca, ma che si strusci sul filo).
Una cosa che assolutamente bisogna lasciare a casa è la frenesia del momento: quando si vede il galleggiante sparire sotto il pelo dell’acqua, bisogna attendere sempre 4-5 secondi prima di ferrare, in modo da esser sicuri che il pesce abbia effettivamente l’amo in bocca.
In America, dove pescano “mostri” da 600 kg, aspettano addirittura quasi 15 secondi prima di ferrare.
Una ferrata troppo anticipata, nel 90% dei casi porta alla perdita della preda in combattimento, oppure, nella migliore delle ipotesi, fisserà l’amo sulle pinne o sulla coda.
Attrezzatura:
- Le canne per lo storione devono essere molto robuste e di lunghezza variabile tra i 3 ed i 5 metri (sia telescopiche che ad innesti). Il casting della canna deve essere di almeno 100-200 grammi e sono molto diffuse le Shimano Forcemaster e Beastmaster. E’ possibile acquistare anche canne da siluro, scegliendo i modelli più leggeri.
- Il mulinello deve essere almeno un 5000 Daiwa oppure un 7000 Shimano e va imbobinato con un nylon di almeno 0.35 di diametro (per i meno esperti è consigliabile un filo maggiore, uno 0.50 metterà a riparo da possibili errori).
- Il terminale può essere realizzato con fluorocarbon di diametro 0.35-0.60 (in base alla presenza di esemplari di grande dimensione), fino ad arrivare alla treccia di 50-60lb per i “mostri”.
- Galleggianti scorrevoli da 4 a 8 gr (ottimi quelli a penna).
- Piombi scorrevoli dai 10 ai 30 gr.
- Girelle a barilotto abbastanza robuste per fissare la lenza madre con il terminale.
- Ami molto robusti, a partire dallo 1/0- 3/0 fino ad arrivare al 6/0 in casi estremi (possono esser usati ami da carpfishing o da siluri).
- Salvanodi e piombini vari.
Montatura per lo storione:
A fondo con galleggiante scorrevole: lenza madre, galleggiante, piombino (per bloccare il galleggiante), piombo, salvanodo, girella , terminale e amo.
A fondo senza galleggiante: uguale al precedente ma naturalmente senza galleggiante e piombino.
Una buona idea, per i neofiti, è la possibilità di pescare anche direttamente con il monofilo: lenza madre, galleggiante, piombino (per bloccare il galleggiante), piombo, un’altro piombino (per bloccare il piombo) e amo.
Esche:
Come esche vengono usati diversi cibi: Formaggino Tigre, Pasta per storione, Sarda innescata intera sull’amo, Lombrichi innescati a grappolo.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina relativa alle esche per lo storione: CLICCA QUI
Per le istruzioni riguardanti l’incremento della consistenza e dell’attrattiva del formaggino Tigre: CLICCA QUI
Accessori:
In questa tecnica di pesca, la comodità non è cosa da poco, visto che alcune volte c’è da aspettare anche delle ore prima di vedere una mangiata. Gi oggetti che vi consiglio assolutamente sono 3:
La sedia, o una poltroncina da pesca (se poi con uno schienale, ancora meglio). In commercio sono presenti delle vere e proprie “sdraio”, da evitare per chi si addormenta troppo facilmente! “Chi dorme non piglia pesci.”
Il poggia canne è indispensabile, e, se non è reso disponibile dal proprietario del lago, bisogna attrezzarsi diversamente per posizionare la canna parallela al terreno.
Per i fanatici di questa pesca un oggetto davvero importante, l’ombrello da pesca! Non tutte le domeniche sono riscaldate e illuinate dal sole, e per non perdersi nessuna possibilità questo è un oggetto che ci terrà all’asciutto!
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